CURA DELLA PARODONTITE
La parodontite è molto comune ed è un problema da non sottovalutare, infatti l’infiammazione delle gengive può, se non curata, estendersi a tutto il tessuto parondontale (tessuto di sostegno del dente) e all’osso, con gravi conseguenze che possono concludersi, nei casi peggiori, con la perdita dei denti stessi.
Qui di seguito parleremo di cause e sintomi della parodontite e dei trattamenti da noi proposti, é importante sottolineare che tanto più precoce è la diagnosi, tanto migliori sono i risultati. La cura della parodontite richiede la collaborazione del paziente nella corretta igiene orale quotidiana.
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COSA E’ LA PARODONTITE E COME SI CURA
Lo studio dentistico Garavaglia nell’ambito della parotondologia oltre alla competenza ed esperienza dei propri operatori data anche da corsi specifici sul tema, può disporre dell’utilizzo di teniche avanzamento come il laser a diodi e il microscopio
Dott.ssa Garavaglia
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Prima Visita
Come viene eseguita una prima visita odontoiatrica nello studio della dott.ssa Garavaglia
Parodontologia
La parodontologia studia i tessuti del parodonto (περί = attorno; οδούς = dente) e le patologie ad esso correlate.
Il parodonto è costituito da gengiva, osso alveolare, cemento radicolare (tessuto che ricopre la radice del dente) e legamento parodontale.
Parodontite
La parodontite, comunemente conosciuta come piorrea è una malattia infiammatoria molto comune, per effetto della quale le gengive e i tessuti più profondi che circondano e sostengono i denti, si infiammano e possono riassorbirsi.
L’infiammazione è il risultato della risposta dell’organismo agli accumuli batterici sulle superfici dei denti e, per effetto di meccanismi complessi che coinvolgono la risposta del sistema immunitario, può causare seri danni locali, con effetti negativi anche sulla salute generale ( vedere l’approfondimento denti e cuore)
Questa patologia, se non diagnosticata e trattata per tempo, può estendersi sempre più in profondità all’interno delle gengive e lungo le radici dei denti, dando origine a quelle che vengono definite tasche parodontali provocando la progressiva distruzione del legamento parodontale e dell’osso alveolare. Questo ha come effetto l’aumento della mobilità degli elementi dentari fino alla loro perdita, con conseguenti disfunzioni masticatorie, disabilità e riduzione della qualità della vita, sia per l’alterazione estetica che si verifica, che per l’impatto sulla salute sistemica e sulla vita di relazione.
SINTOMI
Ecco alcuni sintomi di parodontite che non bisogna sottovalutare:
- Gengive gonfie, rosse o purpuree
- Regressione delle gengive
- Aumento della mobilità dei denti;
- Cambiamento della posizione dei denti con apertura di spazi interdentali che favorisce l’accumulo di residui alimentari
- alito cattivo;
- dolore e difficoltà durante la masticazione con difficoltà nel mordere e masticare cibi consistenti;
- aumento del sanguinamento dalle gengive durante lo spazzolamento, la masticazione o anche spontaneamente
- formazione di ascessi delle gengive con presenza e fuoriuscita di pus.
Nella cura dei disturbi parodontali è importante agire tempestivamente, prima si interviene più semplice sarà la terapia e più facilmente si potrà arrestarne l’evoluzione. Nei casi più complessi può essere necessario integrare la terapia causale di rimozione dei depositi batterici, con il trattamento chirurgico e riabilitativo-protesico.
Gli interventi professionali permettono di risolvere o ridurre notevolmente la malattia parodontale, ma richiederanno sempre un’ottima collaborazione! Il controllo igienico della placca batterica domiciliare e quotidiano, è indispensabile per impedire delle recidive e garantire il mantenimento in salute del cavo orale.
Terapia parodontale non chirurgica
Il trattamento parodontale non chirurgico mira principalmente a rimuovere le cause dell’infiammazione dei tessuti di supporto al dente: la placca e tartaro e tutti i fattori di ritenzione della flora batterica (es. restauri incongrui e debordanti), ma anche i vizi orali e le abitudini scorrette di gestione dell’igiene orale quotidiana.
La terapia causale opera nel rispetto dell’integrità dei tessuti gengivali, l’igienista dentale classificherà la patologia parodontale e l’esito della terapia non chirurgica dipenderà da una serie di variabili legate all’adesione domiciliare al trattamento da parte del paziente e alle modalità terapeutiche selezionate dall’operatore.
In prima visita verrà posta la diagnosi strumentale e radiografica della malattia gengivale attraverso il sondaggio parodontale e la diagnostica per immagini, poi verrà compiuta una seduta di igiene orale e profilassi facendo ricorso a strumenti meccanici e manuali, infine si condivideranno le informazioni per la terapia domiciliare.
In caso di diagnosi di parodontite, verrà illustrato l’iter terapeutico di sua gestione, che prevede un’accurata valutazione della salute gengivale attraverso un esame dettagliato e la registrazione dei dati ottenuti all’interno di una cartella parodontale. A questa indagine seguirà l’indicazione del numero di sedute di strumentazione parodontale non chirurgica necessarie. Quest’ultima prevede lo scaling e la levigatura radicolare, ovvero una metodica di igiene professionale utilizzata per rimuovere il tartaro sotto gengivale adeso alla superficie delle radici dei denti, questi trattamenti potranno essere eventualmente associati all’impiego della terapia fotodinamica con laser a diodi e all’uso di antisettici e terapia antibiotica.
Al termine delle sedute di terapia causale, stabilizzato il quadro infiammatorio, si potrà valutare la necessità di procedere con un approccio chirurgico o se sufficiente impostare un piano di mantenimento per preservare la stabilità del quadro parodontale. La terapia di mantenimento si compirà inizialmente attraverso una serie di richiami ravvicinati di igiene e successivamente verrà elaborato un protocollo di richiamo periodico a lungo termine.
Chirurgia Parodontale
Lo scopo della chirurgia parodontale è di eliminare quelle alterazioni anatomiche (tasche) che la parodontite ha causato e che potrebbero determinare, data la loro morfologia, un ambiente favorevole a delle recidive.
Esistono tre differenti tipologie di chirurgia parodontale:
- La chirurgia rigenerativa, così come la parola stessa sottolinea, consiste nel ricostruire le parti di tessuto osseo o gengivale che si sono localmente deteriorati a causa di una problematica che ha coinvolto localizzate zone dell’osso alveolare. Tale intervento tende ad utilizzare un innesto di tessuto osseo autologo o sintetico ricoperto da una membrana di materiale biocompatibile che vengono posizionati al di sotto delle gengive nelle zone di difetto.
- La chirurgia parodontale osteo-resettiva viene performata in stadi avanzati di parodontite cronica, ovvero quando il tessuto osseo o gengivale ha subito un processo di riassorbimento generalizzato e presenta un difetto anatomico (tasca) che potrebbe procurare nuove infezioni e portare alla definitiva perdita dei denti. L’intervento consiste nel rimuovere tutto il tessuto malato riportando a una più corretta anatomia delle strutture di sostegno e ricostruendo la gengiva, che viene posizionata in una sede più retratta per eliminare la profondità della tasca parodontale.
- La chirurgia muco gengivale, o chirurgia plastica parodontale,è attuata per correggere la recessione e ripristinare un corretto profilo gengivale. Tale intervento consente di migliorare l’aspetto estetico del cavo orale e di ridurre la sensibilità dei denti.
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